Preferisco riportare questo stralcio di Proust, e intanto vi dico come ho fatto.
MARCEL PROUST, LES PETITES MADELEINES
Una sera d’inverno, appena rincasato, mia madre accorgendosi che avevo freddo, mi propose di prendere, contro la mia abitudine, un po’ di tè. Dapprima rifiutai, poi, non so perché, mutai parere. Mandò a prendere uno di quei dolci corti e paffuti, chiamati maddalene, che sembrano lo stampo della valva scanalata di una conchiglia di San Giacomo.
INGREDIENTI
250 g di farina
3 uova medie/grandi
200 g di zucchero semolato
120 g di burro fuso
1 pizzico di sale
6 gocce di aroma di mandorla, se non piace, la buccia
di 1 arancia grattugiata e un pizzico di
vanillina.
2 cucchiaini colmi di lievito per dolci
PROCEDIMENTO
Montate le uova con zucchero e il pizzico di sale a crema, mescolate la
farina il lievito setacciati e incorporateli al composto di uova, aggiungete il burro
fuso, mescolate sempre dal basso verso
l’alto, io con un cucchiaio forato, aggiungete le gocce di mandorla oppure la
buccia dell’arancia e la vanillina.
Mettete il composto in frigo a riposare per 1 ora coperto da
pellicola.
Riempite ora a ¾ gli
stampini per madeleine con l’aiuto di un cucchiaino. Infornate a 180 gradi
preriscaldato per 10 minuti. Sformate i dolcetti non appena sono tiepidi
Spolverate con zucchero a velo ( facoltativo )
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