domenica 22 aprile 2018

Pane nero di Castelvetrano



Grazie alle farine preziose di Filippo Drago del Mulino del Ponte di Castelvetrano, ho realizzato questo pane nero di Castelvetrano presidio slow food, ma cucinato in forno elettrico su pietra lavica. Se penso che lo facevo con nonna tantissimi anni fa e ancora oggi preparo questo pane con tanto amore, perchè mi ricorda la mia infanzia quando nonna impastava a mano 10 chili di farina e anche piu',  il forno scaldato rigorosamente con rami di ulivo secchi come vuole la ricetta, il profumo ve lo lascio solo immaginare, lo so non è facile, provate a farlo e poi mi direte, ricordi di sapori e profumi sono scolpiti nella mia mente. Questo pane si prepara con due tipi di farine di grani antichi moliti a pietra naturale, il russello e la tumminia, basta pensare che  il pane durava anche piu' di una settimana. Ora passiamo alla ricetta.

INGREDIENTI PER QUESTA PAGNOTTA( VASTEDDA )

350 g di farina russello
150 g di farina tumminia Bio del Molino del Ponte
150 g di lievito madre
250 ml di acqua tiepida
10 g di sale marino
1 cucchiaino di miele
1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva

PROCEDIMENTO

Ho impastato la sera alle 21 circa in planetaria col gancio, ho iniziato a mettere la farina nel boccale, il lievito e il miele, versando l'acqua dapprima meta' e poi man mano l'altra un po' alla volta, il sale l'ho aggiunto alla fine sempre impastando al medio. Ho versato quindi l'olio a filo facendo incordare bene l'impasto.
Ho messo l'impasto in una ciotola con coperchio appena oliata, ho fatto lievitare a temperatura ambiente fino al mattino dopo, alle 7,30 ho fatto tre pieghe, quindi ho formato, ho cosparso con il sesamo e ho fatto lievitare coperto da un telo di cotone per circa due ore, dopo circa 90 minuti  ho sistemato una pietra lavica sulla griglia del forno elettrico ( in basso), ho acceso a 250 gradi e quindi ho infornato la vastedda con l'aiuto di una paletta infarinata facendola scivolare sulla pietra. I primi 15 minuti a 250 gradi con un pentolino di acqua, poi togliete il pentolino e cuocete altri 20 minuti a 200 gradi, poi a 180 gradi per altri 10 minuti, abbassate a 160 e fate finire di cuocere lasciando lo sportello del forno leggermente aperto (mettete una pallina di stagnola tra l'apertura del forno )
Ora due sono le cose, o lo tagliate caldo e lo cunzate ( condite) con olio, acciughe, pomodori a fette, formaggio fresco pecorino, olio abbondante, sale. Oppure lo lasciate raffreddare completamente su una griglia prima di tagliarlo, io vi consiglio di farne due, uno lo cunzate e l'altro lo conservate.



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